Il titolo è una provocazione: nella stanza dello psicologo si gioca eccome! Il punto è che il gioco è una cosa seria.

Il gioco è lo strumento che il bambino utilizza naturalmente per esprimere sé stesso.

Mettendo in scena il proprio mondo così come egli lo vive o come lo desidera o come teme che sia, il bambino guarda in faccia le sue emozioni, fronteggia le preoccupazioni che lo affliggono, comunica i propri bisogni.

Quando un bambino gioca sperimenta la libertà di pensiero e d’azione: esplora in un contesto sicuro i suoi desideri (sì, anche quelli più biechi e spaventosi!), mette alla prova le sue idee e testa i suoi infiniti modi di essere.

Quindi sì, dallo psicologo si gioca! Perché il gioco rappresenta lo strumento clinico privilegiato per entrare nel mondo del bambino, in punta di piedi e con estremo rispetto, e per conoscere i significati che abitano quel mondo.