Il cambiamento è un cammino graduale fatto di momenti di sofferenza e di consapevolezza.

Spesso la richiesta iniziale dei miei pazienti è di aiutarli a spegnere la sofferenza che provano, rivelando loro qualche strategia per non sentire la tristezza, l’ansia, il dolore.

Eppure, la sofferenza ha tanto da dirci se solo ci prendiamo la briga di ascoltarla. La sofferenza ci dice che la situazione in cui ci troviamo non è più “abitabile” per noi, ci indica una direzione alternativa da percorrere, ci offre l’opportunità di comprendere chi vogliamo essere, dove vogliamo davvero stare, di quali persone vogliamo circondarci.

Porzia Nelson nella sua “Autobiografia in 5 brevi capitoli” descrive con parole semplici e incisive il processo di cambiamento.

A partire dal senso di impotenza, dalla convinzione di non avere scelta, la sofferenza apre i nostri occhi e ci guida verso la consapevolezza che altre strade sono possibili.

Scegliere la strada per noi più autentica, è una nostra responsabilità.

Autobiografia in 5 brevi capitoli
di Portia Nelson

Cammino lungo la strada.
Sul marciapiede c’è una buca profonda.
Ci cado dentro.
Mi sento perduta…mi sento inerme.
Non è colpa mia.
Impiego moltissimo tempo per uscirne.

II
cammino lungo la stessa strada
sul marciapiede c’è una buca profonda.
Faccio finta di non vederla.
Ci cado dentro di nuovo.
Non riesco a credere di essere ancora qui.
Ma non è colpa mia.
Ancora una volta, impiego moltissimo tempo per uscirne.

III
Cammino lungo la stessa strada
Sul marciapiede c’è una buca profonda.
Vedo che c’è.
Ci cado dentro ancora…è un’abitudine.
I miei occhi sono aperti.
So dove mi trovo.
È colpa mia.
Esco immediatamente

IV
Cammino lungo la stessa strada.
Sul marciapiede c’è una buca profonda.
La aggiro.

V
Scelgo una strada diversa.